BEAT di Igor&Moreno
- Federica Siani
- 6 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Igor Urzelai (classe 1983) e Moreno Solinas (1987) hanno studiato insieme alla London Contemporary Dance School, iniziando a collaborare nel 2007; mentre è del 2012 la fondazione della compagnia di danza contemporanea Igor x Moreno, avente base tra Londra e Sassari.
BEAT è un solo di cinquanta minuti interpretato dalla giovane danzatrice Margherita Elliot, accompagnata da musica e luci, eseguiti entrambi live. La coreografia, come affermano Igor o Moreno, è il prodotto di un lungo processo creativo circa la possibilità di trasformare e trasformarsi e presenta tutte le sembianze di un viaggio tra le sensazioni fisiche e mentali dal ritmo incalzante che ne costituisce la struttura essenziale. La Elliot interpreta la performance esclusivamente in uno spazio circoscritto del palco, un cubo rialzato, che avvalora la qualità di party che la musica scandita e le movenze già esibiscono. La danzatrice spazia dall’uso dell’intero corpo a piccoli gesti precisi e dettagliati, abbinati ad una costante presenza scenica così pura e forte e ad una rilevante interazione con il pubblico di cui copia le posture o a cui chiede l’ora durante la piccola pausa, concepita in scena e in piena luce. Ad una prima parte più limpida ed edificata su stati d’animo differenti e gesti che richiamano scenari più o meno astratti, ne segue una seconda qualificata da un crescendo di giochi con luci e musica e da cambi repentini. I due giovani coreografi, per mezzo di questa creazione, si pongono l’obbiettivo di indagare lo scenario a loro contemporaneo di una generazione cresciuta con infinite possibilità e, dunque, di comprendere come queste molteplici identità possano essere inscenate.
La coreografia BEAT è una celebrazione della fatica, del dolore e dell’incertezza di poter (o dover) giorno per giorno decidere e Margerita Elliot dimostra che è ancora possibile reinventarsi continuamente, pure confinata su di un cubo.
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